Quali erano le principali istituzioni scolastiche nel Salento tra Otto e Novecento? Quali i metodi di insegnamento usati dai maestri del passato? Quali materie si studiavano? Come era organizzato il sistema formativo nei secoli scorsi a Lecce e nei comuni della Provincia? A queste e a tante altre domande tenta di dare una risposta la mostra documentaria dal titolo Carte Maestre. Educazione e formazione in Salento tra Otto e Novecento, organizzata anche quest’anno dall’Archivio di Stato di Lecce all’interno della manifestazione ministeriale Giornate europee del patrimonio, che prende le mosse dal tema individuato dal Consiglio europeo per il 2020 Heritage and Education - Learning for life (Imparare per la vita).
La mostra si snoda attraverso un’ampia selezione di documenti tratti dai fondi archivistici conservati presso l’Archivio di Stato, relativi agli istituti per gli orfani e i trovatelli Garibaldi e Fiorini, gli istituti femminili Margherita di Savoia, De Pace, Marcelline (Vittorio Emanuele II?), Siciliani e gli istituti maschili Palmieri e Pellegrino. Saranno esposti nel corso della manifestazione piani didattici offerti dagli istituti con le materie previste, pagelle degli allievi, schemi delle giornate tipo nelle colonie con la scansione quotidiana di studio, lavoro e gioco, foto d’epoca che ritraggono gli alunni in momenti di vita quotidiana, regolamenti dei diversi enti, appunti delle maestre e quaderni di lettura. Un viaggio nel tempo che permetterà di comprendere i cambiamenti avvenuti nella scuola nel corso del tempo e più in generale le differenze tra quel mondo e il nostro.
La mostra, allestita presso la Sala di Studio dell’Istituto, in A. Via Sozy Carafa n.15, è visitabile previa prenotazione al n. 0832/246788 sabato 26 settembre dalle 16:00 alle 20:00 e domenica 27 settembre dalle 9:00 alle 13:00. Per ogni giornata di esposizione sono previsti 5 turni di ingresso. Al fine di rispettare le norme previste dallo stato di emergenza Covid-19, l’ingresso sarà contingentato e limitato a 6 persone per turno di ingresso; per accedere alla mostra è necessario essere provvisti di mascherina e guanti nonché rispettare la distanza di almeno 1 metro e di evitare assembramenti all’interno dei locali dell’Archivio.